Entro il 17 dicembre p.v. le aziende e organizzazioni che hanno impiegato dai 50 ai 249 dipendenti nel corso dell’ultimo anno, e che hanno adottato modelli di organizzazione e gestione come previsto dal D. Lgs 231/2001, sono tenute ad istituire un canale interno per le segnalazioni whistleblowing.
Per prevenire eventuali ritorsioni nei confronti del segnalante, è fondamentale che il canale interno assicuri a pieno la riservatezza della sua identità e del contenuto delle sue dichiarazioni.
Il datore di lavoro ha il compito di individuare la persona più idonea per la gestione del canale, che può essere un soggetto interno o esterno alla struttura aziendale, purché sia specificamente formato e dotato di autonomia decisionale.
Inoltre, è previsto un obbligo informativo (ai sensi dell’Art. 5, co. 1, lett.e del D.Lgs. 24/2023) in virtù del quale i soggetti che hanno un rapporto rilevante con la Società, devono essere messi a conoscenza sulla procedura per effettuare le segnalazioni, nonché sulle misure di protezione che la normativa prevede a tutela della sua persona.
Il segnalante potrà utilizzare il canale di segnalazione “esterno” predisposto dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) solamente in determinate e specifiche circostanze, quali:
- Assenza di un canale interno
- Canale non conforme ai requisiti normativi
- Assenza di riscontro alla segnalazione presentata
- Fondato timore che la segnalazione non venga considerato
- Fondato timore di una ritorsione
In tali casi, l’ANAC è autorizzata a verificare se siano state violate le disposizioni della normativa sul whistleblowing e può avviare un procedimento sanzionatorio contro l’azienda che ha trasgredito gli obblighi normativi, con potenziale sanzione pecuniaria che ammonta dai 10.000 ai 50.000 euro.
Infine, segnaliamo che l’ANAC ha fornito importanti chiarimenti in riferimento al canale interno di segnalazioni, è stato infatti precisato che la casella di posta elettronica non è uno strumento idoneo a prestare le garanzie di riservatezza dovute al whistleblower; pertanto, l’opzione più sicura è quella che prevede l’implementazione di una piattaforma software dedicata, che possa assicurare che le segnalazioni vengano gestite in modo appropriato e confidenziale.
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